IL SOGGETTO
Gli orci in terracotta di Impruneta sono famosi in tutto il mondo per la loro qualità e bellezza. La tradizione di realizzare orci e altre opere in terracotta in questa regione della Toscana ha radici profonde che risalgono a diversi secoli fa.
Gli orci in terracotta di Impruneta trovano un posto speciale nell’arredamento delle dimore di lusso, grazie alla loro bellezza senza tempo, alla qualità artigianale e alla capacità di aggiungere un tocco di eleganza e raffinatezza agli ambienti.
IL MATERIALE
La terracotta nasce soprattutto per arredare spazi esterni, ma con il tempo è entrata in uso anche per le stanze di casa, diventando un segno che immediatamente sposta l’atmosfera verso sapori decisi e di grande impatto. Prestigiosi nomi dell’architettura e dell’arte contemporanea stanno riscoprendo il valore, anche simbolico, di un materiale antichissimo che riunisce acqua e terra, sostenibilità e desiderio di innovazione. Complice la riscoperta di tutti i materiali naturali, che rispettino l’ambiente e lo valorizzino, il moderno design rivisita gli elementi tradizionali e dona nuova vita alla terracotta, in ambito architettonico, paesaggistico ed artistico.
LA LAVORAZIONE
Ogni oggetto di terracotta viene plasmato a mano, con lavorazione in altorilievo. La realizzazione di ogni oggetto richiede tempi precisi di lavorazione, essicazione a temperatura naturale, cottura in forno, raffreddamento a temperatura naturale. La consegna di alcuni oggetti può richiedere circa 20 giorni, che possono variare anche in base alle condizioni climatiche.
LA TERRACOTTA DI IMPRUNETA
La produzione di terracotta a Impruneta risale all’epoca etrusca e romana. Gli Etruschi, che abitavano la Toscana, utilizzavano largamente la terracotta per creare vasi, urne e altre opere d’arte.
Durante il Medioevo, la produzione di terracotta continuò a prosperare, con una particolare crescita nel Rinascimento. In questo periodo, la terracotta di Impruneta veniva utilizzata per decorazioni architettoniche, come cornici di finestre, colonne, e pavimenti, oltre che per oggetti di uso quotidiano come orci e anfore.
Nel 1419 Filippo Brunelleschi scelse la terracotta dell’Impruneta per costruire la cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, viste le caratteristiche uniche di leggerezza e solidità di questo materiale; la volta infatti non è provvista di alcuna armatura di sostegno.
Nei secoli successivi, la tradizione si è mantenuta viva e la qualità della terracotta di Impruneta ha continuato a essere riconosciuta e apprezzata. Oggi, la produzione avviene ancora seguendo metodi artigianali tradizionali, garantendo l’alta qualità e la durabilità dei prodotti.